domenica 23 dicembre 2007

Orecchio da mercante

Dico a Te che osservi il mondo,
occhio assoluto e cieco,
eterno perno che regge la bilancia,
leva la falce e colpisci al petto,
basta un minuto,
è solo un po' di carne,
l'ho già detto più volte,
io non so più che farne.
Questo è un segno,
qui c'è chi paga il pegno
e chi l'acconcia,
chi resta appeso al cappio
e chi si sgancia,
non so dir molto,
di proroghe vive chi muto
si piega al tuo disegno,
mentr'io veggiole stolte,
io non ne ammetto.
Dico a Te che osservi di sbieco,
dì solo quanto devo,
io non ci arrivo,
e prenditi quell'oncia.
Questo non lo chiedo, lo esigo.

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