domenica 23 dicembre 2007

Invertebrati

Mentre la signorina Zibelli fruga in cerca degli arnesi di metallo da scasso nel cestello, crudi questi - e tintinnanti -, sia quando li prende, sia quando sazia temporaneamente li ripone, il dottor Calindri fissa soddisfatto questo meticoloso e lesto sfascio, l'ammasso scheletrico riverso nel piatto, riceve un fintamente imbarazzato sorrisino, quindi, con un gesto, attira, autoritario, l'attenzione d'un contingente servitore e fa versare il vino, nell'intento malcelato di rabberciare un ricorrente brindisi di rito.
- Alla salute! - esclama, sul sottofondo digrignante delle articolazioni,e mentre la ferraglia continua a disegnare di riflessi le espressioni, i volti lucidi e spaiati degli eterni commensali, demolisce chele e carapaci, le cartilagini e le colle, ancora non è chiaro chi è a farsi strada nella carne molle.

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